Dal Gallaccio a Fibonacci. Storie nascoste di personaggi pisani
11 Febbraio, 2018
Pisa
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Che Luciano Malloggi da Riglione, alias Gallaccio, ostentasse i tricipiti in Corso Italia bighellonando con due borse zeppe di mattoni, è un falso storico. Contenevano enciclopedie della Rizzoli (il perché lo sveleremo). Un vero bighellone è stato invece Leonardo Fibonacci: “Leonardus Bigollus” lo chiamavano in città. Sapevate poi che Domenico Petrosino, in arte Dome la Muerte, nel 1984 ospitò in casa sua Nico (sì Nico di “The Velvet Underground & Nico”)? Sembra che impazzisse per l’Amaretto di Saronno…
In quattro anni di avventure giornalistiche Seconda Cronaca ha raccolto le storie nascoste di tanti pisani. Non solo “personaggi”: pure ignoti cittadini con vicende bizzarre, spesso incredibili. Tipo John Oshadogan, portiere di notte all’Hotel Minerva che, sostiene, ebbe un nonno re, una parte nel Satyricon di Fellini e l’idea per una formula matematica che «fa guadagnare un sacco di soldi». O Andrea Ferrara, ordinario di Cosmologia alla Normale che da bambino scriveva lettere a Margherita Hack.
Domenica 11 febbraio dalle 21.30, al Cinema Lumière, viaggeremo con immagini e racconti tra le storie di questi (a volte) inconsapevoli protagonisti di Pisa. A San Giusto entreremo nella bottega di Lorenzo Mancini, il barbiere che alleva pesci anti-psoriasi. E voleremo a Lourdes da Rita Mantovanelli, la suora pisana nata maschio che sfama i poveri per strada.
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Dettagli
Data:
11 Febbraio 2018
Dalle ore:
21:30
Luogo
Lumière Pisa
Vicolo dei Tidi 6, Pisa
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Lumière Pisa
Vicolo dei Tidi 6
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