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Quartetto di Livorno – Le musiche di Piero Ciampi

QUINTETTO DI LIVORNO Presentazione del disco: "Fino all’ultimo minuto" Le musiche di Piero Ciampi in jazz Tony Cattano, trombone Andrea Pellegrini, pianoforte Nino Pellegrini, contrabbasso Michele Vannucci, batteria h.22 - ingresso € 6 info e prenotazioni: info@pisajazz.it Dopo un'anteprima realizzata la scorsa estate al Centro Basaglia di Livorno e la presentazione ufficiale svoltasi al Teatro Goldoni per il Premio Ciampi 2016 nel novembre scorso, il Quintetto di Livorno di Andrea Pellegrini presenta il primo Cd di jazz ispirato e dedicato a uno dei piu' grandi e amati poeti e cantautori del '900 italiano: Piero Ciampi. Il Cd ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria al Premio Ciampi 2016, consegnato dal grande Gianfranco Reverberi. La band, dopo aver pubblicato nel 2008 un primo Cd (con Tino Tracanna e Dimitri Grechi Espinoza, sax, e Riccardo Jenna, batteria) ispirato a Fattori e altri Macchiaioli e post – Macchiaioli livornesi ("Progetto Macchiaioli") nel centenario della morte di G. Fattori, nel 2014 ha pubblicato il Cd “Modigliani – il tratto, l’Africa e perdersi” (qui Michele Vannucci è subentrato a Riccardo Jenna e Tony Cattano a Dimitri G. Espinoza) abbinato al libro di Andrea Pellegrini "Mirabolanti Avventure di un Jazzista" (Erasmo ed., Livorno) con lo stesso intento di confrontarsi con i grandi artisti nati o vissuti a Livorno nel passato. Il Cd "Fino all'ultimo minuto", dice Pellegrini, "è dedicato a un grande poeta - perché si tratta essenzialmente di poesia, ovvero il porsi in rapporto con la realtà e descriverla - nato in questa strana città, generosa nel dare la luce ma avara nel mantenerla e crudele nell’oscurarla, musa ispiratrice ma spesso traditrice e ladra... Intorno a Ciampi è fiorita una miriade di progetti in omaggio alla sua figura e al suo contributo alla canzone del secondo ‘900 italiano. Come accade spesso in Italia, però, ci si è rifatti troppe volte a luoghi comuni superficiali e irrispettosi o ad un’emulazione pigra e automatica: Ciampi ubriacone e matto, insofferente e irascibile, ribelle “di default”. Allo stesso tempo si fanno sforzi sovrumani per conciliare questa visione con l’altra che lo vuole amante appassionato e tenace, profondo poeta e magari un intellettuale. Delle due l’una, sempre ammesso che per rendergli omaggio si debba prima definirlo. A noi questo approccio non piace. Un artista si mette in relazione col mondo e lo racconta: perché definirlo? Si puo’ solo, a nostra volta, mettersi in relazione con lui e raccontarlo. Così, tanto per cominciare, lo raccontiamo senza le parole. Spesso nell’arte “meno” è “di più”, veramente; come nella scultura, spesso si raggiunge la forma togliendo, non aggiungendo... Ma come fare a meno del lancinante “Figli, come mi mancate!” o del primo, sano potente “vaffanculo” della canzone italiana? Come fare a meno della “polvere” che “si alza” evocativa e nebbiosa o dei tanti nomi di donna con cui Ciampi ha circondato un’ideale legato a frustrazioni e dolori antichi, o del “porto di Livorno”, o delle tridimensionali descrizioni delle scene di vita quotidiana raccontate con parole crude, iperrealiste, degne del miglior cinema italiano? Beh, la visione obliqua con la quale ci siamo accostati a Ciampi è mediata dal nostro essere essenzialmente strumentisti. Una visione in bianco e nero che azzera i colori forse, ma accentua contrasti, ombre e luci. Toglie il significato e esaspera il significante, ammesso che la musica “significhi”. Toglie il messaggio e lascia il codice, nudo; il codice si fa messaggio, potente come il cacciucco o dolce come un amore. Togliendo le parole si arriva ai profondi fatti psichici che solo il suono può raccontare. Un tratto fatto di macchie di vino; un percorso intimo in cui la luce si fa strada fra le fronde e illumina, sorprendente e sorpresa, quelle parole che non possono essere viste perché se le guardi si spostano; le parole profonde che governano il mondo, l’uomo, la sua piccola strada fra grandi stelle eterne e lo guidano, se solo ha il coraggio di non guardare".

Dettagli

Data:
16 Marzo 2017
Dalle ore:
22:00

Luogo

Exwide
Via Franceschi 13, Pisa

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