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Girodisco, quando c’era la febbre della domenica pomeriggio

Quando Venerdì scorso, suonando per la serata in ricordo del Capogiro presso i giardini del Porcinai di S.Spirito, la mia memoria inevitabilmente (anche per il luogo di fronte al ex principe) è tornata indietro pensando a quanti pomeriggi discotecari son passati.

La scintilla quindi si è accesa, decidendo di dedicare questa seconda puntata della rubrica GiroDisco, ai momenti storici in cui vi era “la febbre della domenica pomeriggio” fenomeno oramai estinto da un decennio.

Cominciamo questo viaggio indietro nel tempo, affermando che la Domenica pomeriggio nasce ad Arezzo negl’anni sessanta, quando il maestro Assuero Verdelli apre il principe in via Madonna del Prato, contemporaneamente in quel periodo apre il King in via Porta Buia di proprietà di Palazzini e Gnalducci.

Nel 1973 il Principe si trasferisce in viale Michelangelo, dove si chiama inizialmente Il Principe GB, dove GB assume più significati, il primo l’amore per la moglie Gina Borborini, le iniziali appunto, che aiuta il maestro Assuero nella scelta del luogo non che dei colori d’arredo del locale che inizialmente erano verde e nero, che in inglese green and black, altro motivo per l’estensione GB, nello stesso anno nasce in via Madonna del Prato Le Roi di proprietà dei fratelli Ficai, Palazzini e Gnalducci.

Entriamo nel vivo della Domenica pomeriggio negli anni ’80 dove al principe troviamo uno dei primi dj di colore David Niane proveniente da Parigi, a Le Roi troviamo i dj’s Faber, Pancani, e Carlo, con i successi della Italodance ’80 tra cui Den Harrow, Martinelli, Gazebo, P.Lion e tanti altri, da segnalare in via Isonzo, il Pentathlon altro locale che ha visto successo nel periodo, proseguendo sul finire degli stessi anni il Principe viene suonato dal dj Gianni Luna, con folle oceaniche sparse su viale Michelangelo in attesa di entrare (tra i quali il sottoscritto), per poi iniziare a ballare successi del tipo Pump up the Volume dei Marrs, Your Love del mitico Frankie Knuckles, People Hold On dei Coldcut feat. Lisa Stansfield.

La febbre della Domenica pomeriggio, raggiunge l’apice negl’anni ’90  si compravano i vinili al Dj service dall’amico Claudio Roncucci i più grandi successi tra i tanti Snap, Black Box, 49ers, Technotronic, 2unlimited, Corona, Molella, Fargetta, Prezioso, Datura, Da blitz, Cappella, Ace of Base,Haddaway, Ice Mc e ci si vestiva dal Makeroba, accanto al Principe, Gianni Luna con Lorenzo alle luci con gli altri dj Marconi e Alan, con la voce di un giovanissimo Piccy (alias di Francesco Irrera in quegl’anni) nonché pr del locale con un nutritissimo gruppo di amici, e amiche animavano con passione il pomeriggio, a tal punto che nei pressi della cambusa vi erano gli arnesi del ciabattino, per effettuare riparazioni espresse alle scarpe tanta era la voga nel ballare, ricordo bene Gabriele bipop Gresta, e Silvano nelle loro evoluzioni.

Sempre nel 1990 nasce Lo Zed di proprietà di Elio e Giuliana Marcantoni, su ciò che rimane de Le Roi, il locale infatti viene completamente rinnovato, e si accendono le prime Domeniche pomeriggio con i dj’s Alexjj e Faber, con altri dj che si alternano come dalla riviera dj Beca, e da un principiante Josephdj, passando prima per le luci.

Purtroppo nel 1991 l’euforia dance di quegl’anni viene interrotta da un brutto episodio di cronaca, quando il 25 Gennaio vi è un esplosione a causa di una fuga di gas, alla discoteca Principe,  nella quale tristemente perde la vita una ragazza e rimangono ferite diverse persone, vicenda che decreta il termine delle attività per il locale.

Ma la musica continua a girare, e lo spettacolo continua, Lo Zed rimane l’unico punto di riferimento in città, la Domenica pomeriggio forma lunghe code in via Madonna del Prato, in attesa di vedere ospiti che vi partecipano come gli F.P.I. Project appunto formati da Fratti, Presti e Intrallazzi suonano successi come Rich in Paradise, Everybody, Stefano Secchi con la sua inconfondibile I Say Yeah e

come non ricordare il mitico Maurizio Molella con i suoi primi successi anni ’90, Je vois, Revolution, Free, ma alla consolle de Lo Zed hanno suonato in molti da Roberto Piccia, Mac Katenacci, dj Mirko, Maurizio Locas, Max Boncompagni, Perry e tanti altri, alla voce sempre lui il mitico Piccy e alle luci Ciccio lj, sulla descrizione potrei dilungarmi ben oltre ma ci vorrà una puntata intera ben dedicata,  be comunque come non ricordare all’epoca Virus da prima ballerino e poi dj mettendo i primi dischi in mia compagnia, divenendo poi uno dei dj’s più affermati dal nome Luca Agnelli.

Proprio con Luca Agnelli procede il viaggio nel passato, perché nel 1993 si accende la Domenica pomeriggio del Roxy Rose dove poi troviamo in un secondo tempo la voce di Francesco Irrera, locale nato nel ’92 sulle ceneri del Principe, progettato da Tausani e Ferrini sotto la visione di Carla e Assuero Verdelli, dove si susseguono vari ospiti da Alexia, a Raz Degan, a molti Dj di Radio Deejay che appunto nel ’95 accende le frequenze su Arezzo.

Il Roxy Rose spegne definitivamente la musica sulle note degli ultimi dischi suonati da Gianni Luna nel 1998.

In via Madonna del Prato  nel 1995 nasce il Dhea, per poi lasciar posto al 1999, da una mia idea con Luca Agnelli e Francesco Marcantoni e la partecipazione di allora due Pr Gianluca Ricci e Andrea Cacioli, alla nascita del Capogiro prima edizione, quando si entrava da Via Verdi.

Nel 2000 i locali vengono completamente rinnovati con l’avvento del Grace sotto Acierre di proprietà di Alessandrelli, Cacioli, Ricci che continuano la Domenica Pomeriggio con il Capogiro (sul mio sito www.josephdj.com trovate molte foto), in consolle sempre il sottoscritto, con Luca Agnelli, Paolo Occhipinti e  Mr. Leo e con la voce di Sam Cambria e per un breve periodo Francesco Marcantoni, poi con quella di SuperPepi, si ha spesso la partecipazione di Francesco Rossi divenuto un grande produttore internazionale, (ricordiamo gli ultimi successi Paper Aeroplane e l’attuale Godspeed You) ed alle luci MisterX.

Le note di Gigi D’Agostino e Gabry Ponte, sono tra le più suonate al Capogiro insieme ai successi di Prezioso, Eiffel 65, DjLhasa, Planet Funk, Magic Box, Alice deejay, e tanti altri, che fanno da colonna sonora all’ultima Domenica pomeriggio in terra d’Arezzo, salutando definitivamente il cantico di questa Era, nel 2004.

Possiamo quindi adesso ricordare, con emozione, quando intorno alle 14 ci preparavamo per vivere in discoteca i primi momenti adolescienziali, e a tal proposito vorrei ringraziare per la collaborazione Giuliana ed Elio Marcantoni, Carla Verdelli, Otto, Alexjj e Faber che mi hanno aiutato a ricostruire la storia della “Febbre della Domenica Pomeriggio” che attraverso i remeber dei gruppi su Facebook “il vero Principe eravamo noi” e “Lo Zed” nonché vari eventi di ritrovo,  l’annuale serata Capogiro fanno continuare a vivere tal costume, nella speranza che si torni a ballare la Domenica Pomeriggio.

Joseph Deejay

 

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