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I dieci anni di NEXTECH FESTIVAL a Firenze

Fine estate 2016 strabiliante a Firenze, in un week-end ricco d’appuntamenti, tra i quali  Nextech Festival si prepara a festeggiare i primi dieci anni di vita, e la decima è un’edizione che parte subito con un’anteprima esclusiva: la presentazione del nuovo album di Backwords alla Sala Vanni prevista per giovedì 8 settembre. Backwords è il progetto solista di Pardo, fondatore e chitarrista della storica band Casino Royale che

si reinventa in un percorso tutto nuovo; attualmente dirige infatti l’etichetta OOH-Sounds e cura il festival sperimentale Hand Signed. Per la sua performance a Nextech presenterà “Tre”, il suo ultimo album appena uscito che è un’esplorazione intima e profonda del misterioso territorio d’incontro tra uomo e macchina, realizzata attraverso l’uso di synth analogici, batterie elettroniche e macchine sonore d’annata. Beat nervosi, tessiture crepitanti e distorsioni magnetiche si fondono in un universo allucinogeno che deve tanto al dub sperimentale quanto alla techno futurista dei pionieri dei synth modulari.

Una serata tutta all’insegna della sperimentazione che vedrà esibirsi anche Greg Haines,  talentuoso compositore britannico di adozione berlinese. Giovane musicista proveniente dalla scuola dei grandi maestri di classica contemporanea ed elettronica colta come Philip Glass, Steve Reich e Arvo Pärt, è già considerato l’erede di Peter Broderick e il nuovo Nils Frahm, che ha curato il mastering dell’album della svolta elettronica, “Where We Were” e di cui è compagno di etichetta nella Erased Tapes. La sua musica è un armonioso mix di suadenti melodie di pianoforte, delicate tessiture di violoncello e sintetici suoni elettroacustici, sospesa tra minimalismo classico e sperimentazione elettronica.

Venerdì 9 settembre al Viper Theatre ci sarà un’altra anteprima riservata alla decima edizione di Nextech Festival, ovvero la presentazione di  “Too Many Voices”, il nuovo disco di Andy Stott uscito lo scorso maggio. Artista dallo stile inconfondibilmente obliquo, ha realizzato più di una dozzina di EP e due album con il suo vero nome, ma anche svariate produzioni sotto lo pseudonimo Andrea. Mai cristallizzata in un solo genere, la sua musica oscilla fra la techno più profonda e la ritmica spezzata del garage, fra house rallentata e iperattivo footwork, mantenendo sempre inalterati i tratti stilistici fondanti: profonda, complessa e stranamente splendida. Ex operaio in una fabbrica di Manchester, Andy è riuscito a ritagliarsi un posto tutto suo nell’olimpo del djing mondiale grazie al suo album Luxury Problems, già considerato una pietra miliare. Il percorso è continuato con “Faith In Strangers” e proseguirà anche con il sopracitato “Too Many Voices”.

“La cosa più importante, dopotutto, è cosa viene fuori dalle casse. Deve essere la traccia esatta, nel momento esatto, suonata nel giusto modo”. Si presenta così il secondo guest della serata al Viper Ryan Elliott, dj e remixer nato e cresciuto nella leggendaria Detroit. Dopo i primi anni come resident allo Shelter della sua città, la carriera è decollata e i tour nazionali sono diventati mondiali. Il suo sound negli anni è sempre rimasto fedele a se stesso: linee guida di basso ridotte all’essenza, espertamente calibrate per mandare la folla in delirio. Dalla gelida techno minimale alle più calde sonorità house, Ryan preferisce suonare nelle ore più profonde della notte, utilizzando tre piatti e molti effetti esterni, che gestisce sempre con una facilità quasi naturale.

Ad aprire queste due straordinarie performance Ricardo Baez, un giovane talento italo-venezuelano cresciuto tra i vinili blues e jazz del padre sassofonista e le cassette pop anni ’80 usate dalla madre per insegnare danza moderna. In pochi anni riesce a farsi notare grazie a uno stile del tutto personale, molto apprezzato per la sua imprevedibilità e che fa dell’empatia col pubblico un elemento imprescindibile. Influenzato dalla house di Chicago e la techno di Detroit, il suo primo EP The Message esce nel 2012 sull’etichetta tedesca Toy Tonics, che riscuote un successo internazionale e lo candida come uno dei migliori giovani dj/produttori italiani.

E poi arriva il sabato alla Fortezza da Basso. A riscaldare i motori del “tempio della techno” ci penserà Teo Naddi, storico resident di Nextech dal 2012. Teo Naddi è un poliedrico amante della musica nella sua totalità, e i suoi set hanno il sigillo di garanzia di una ritmica mai scontata, che spazia dal dub alla techno in modo dinamico e coerente, per creare ogni volta un’atmosfera unica e un’energia fuori dal normale. Dal 2006 conquista le consolle dei club fiorentini più importanti, dal Tenax al Viper Theatre al Tabasco, e divide la scena con nomi del calibro di Jeff Mills, Theo Parrish, Apparat, Daphni, Jimmy Edgar, Ben Ufo, Chris Liebing e molti altri.

Tra quelli che ormai possono essere considerati resident di Nextech Festival troviamo anche i fiorentini Wooden Create. Il duo, formato da Davide Rosafio e Giuseppe Gonzalez, nasce sei anni fa nella scena underground cittadina. Il forte interesse per il mondo del clubbing e l’intensa passione per la musica che li accomuna, li porta presto a suonare nei locali più importanti di Firenze. Il loro stile è vario ma definito, spazia dal dub più scuro alla techno detroitiana più profonda e sinuosa.

A seguire sarà la volta del maestro olandese Speedy J: all’anagrafe Jochem Paap, è considerato uno dei pionieri della techno. Insieme ad artisti come Laurent Garnier e Aphex Twin ha indiscutibilmente contribuito alla diffusione del genere. Dai primi anni ’90 pubblica su etichette come Plus 8, Warp e Novamute con gli album G Spot (1993) e Ginger (1995), ma alla fine degli anni ’90 il suo suono si evolve, si fa più armonico e complesso, pieno di collisioni e ritmi spezzati. Fonda così la sua etichetta “Electric Deluxe” che diventa in pochissimi anni una piattaforma per tutti quegli artisti che vogliono esplorare le svariate sfumature della techno. Da qui parte anche la fortunata serie Collabs con l’amico Chris Liebing, caratterizzata dall’uso del Traktor e altri software.

A chiudere le danze della decima edizione di Nextech Festival toccherà a Ilario Alicante, uno dei rari producer a mantenere un legame vitale con il dancefloor. Il suo segreto? Considerarsi sempre e comunque un clubber. Tutti i suoi successi recenti possono essere ridotti a questo minimo comune denominatore, che lo ha portato a suonare in tutto il mondo. Classe 1988, nato a Livorno ma residente a Berlino ormai da anni, ha alle spalle produzioni acclamate per Cocoon Recordings, Cecille Records, SCI + TEC Digital Audio. Durante le sue stagioni ad Ibiza (come punta di diamante del roster Cocoon) propone set impeccabili, potenti ed energetici, che hanno fatto sì che la gente vedesse in lui una delle stelle più luminose della musica elettronica.

Per la prima volta e con grande soddisfazione Nextech annuncia una partnership molto importante, quella con Hostelworld Group, leader mondiale nella prenotazione di ostelli, che con Hostelworld, Hostelbookers e Hostels.com offre piattaforme di prenotazioni in 19 lingue. Hostelworld unisce da sempre i giovani viaggiatori grazie agli ostelli, e vanta più di 8 milioni di recensioni su 33.000 strutture in più di 170 paesi. Chi sceglie Hostelworld non è il classico turista, ricerca esperienze e non souvenir, vuole essere al centro dell’azione, proprio come il pubblico di Nextech.

Oltre al contributo del Comune di Firenze nell’ambito dell’Estate Fiorentina 2016, Nextech Festival è sostenuto da B&C Speakers e IED Istituto Europeo di Design.

B&C Speakers è uno dei principali operatori mondiali nella progettazione, costruzione, distribuzione e commercializzazione dei componenti destinati ai produttori di sistemi audio professionali (tra cui Nexo, Fender, Bose, Yamaha), partner di Nextech Festival dal 2008.

Si conferma per il secondo anno consecutivo, lo sponsor IED Istituto Europeo di Design che dal 2008 a Firenze rappresenta una scuola di riferimento per le nuove tecnologie e l’alto artigianato nel centro storico di Firenze, offrendo percorsi formativi rivolti all’integrazione della tradizione artigianale con le nuove tecnologie. Questa volta, l’istituto Europeo di Design parteciperà al festival con un salto nel futuro grazie al progetto OCULUS firmato Gold. I ragazzi saranno infatti invitati a indossare in anteprima gli occhiali 3D e vivere la realtà virtuale guidati dai rappresentati IED.

Le prevendite sono disponibili nei circuiti Box Office e Tinì, da sottolineare l’abbonamento per le tre serate al prezzo “folle” di 40€, in esclusiva sul circuito Box Office.

Come già detto, il festival inaugurerà giovedì 8 settembre, ma i festeggiamenti inizieranno martedì 6 settembre per un aperitivo ufficioso di benvenuto. La serata è a ingresso gratuito e si svolgerà nella splendida location dell’Easy Living. Sarà una sorta di pre-inaugurazione per riunire tutti coloro che in questi anni hanno contribuito al festival, operatori, artisti e spettatori. Ovviamente la musica sarà protagonista, con live curati dall’etichetta Oltrarno Recordings fondata da Teo Naddi, e dj set della crew Cosmic, capitanata dai Wooden Crate.

Maggiori informazioni e prevendite www.nextechfestival.com

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