In console grandi novità, come la prima volta in Toscana di Axel Boman e Honey Dijon, il ritorno di Ilario Alicante e il set super techno di Len Faki a scandire gli ultimi rintocchi del 2016.
Dicembre 2016. Certamente uno dei mesi più ricchi nella programmazione del Tenax.
Sabato 10 dicembre è invece la volta di Hunter/Game, il duo milanese composto da Emmanuele Nicosia e Martino Bartola. I due, nati artisticamente come organizzatori dei party targati Just This (eventi in location segrete in giro per Milano), diventano presto dj di fama internazionale pubblicando su etichette come la Innervisions diÂme, la Hot Creations di Jamie Jones e la Dynamic di Solomun. Ad anticiparli toccherà a Philipp, dj resident del Tenax famoso per il suo naturale feeling con il pubblico.
Sabato 17 dicembre il ritorno di Ilario Alicante; dopo un’assenza lunga tre anni l’enfant prodige torna dietro la consolle dello storico locale
Nella stessa sera Honey Dijon, pupilla di Derrick Carter e Danny Tenaglia, in grado di fondere insieme la techno detroitiana e la house newyorkese. I suoi set sono caratterizzati da una forte passione ed integrità, ma il suo asso nella manica è sicuramente l’arte del missaggio. Grazie al suo carisma, al suo stile e alla profonda conoscenza della musica elettronica, Honey sembra impossibile da fermare e sta collezionando date in tutto il mondo. Il prossimo club da conquistare sarà proprio il Tenax di Firenze, dove si esibirà per la prima volta.
Il giorno di Natale un’altra apertura straordinaria per il Tenax. Questa volta la serata del sabato si sposta a domenica 25; sul palco una
Insieme a lui, l’amico e collega Marco Faraone, giovane e rinomato dj e produttore che già dalle sue prime esibizioni si è fatto apprezzare per il suo modo di coinvolgere il pubblico grazie a carisma e grande passione.Nell’ottobre del 2010 ha prodotto la hit Strange Neighbors sulla Moon Harbour Recordings di Matthias Tanzmann, disco che gli ha dato la possibilità di farsi notare all’estero e che ha sicuramente segnato l’evoluzione della sua carriera. In consolle anche Mennie, classe 1987 con alle spalle pubblicazioni importanti su etichette come Desolat e Housewax, nonché uno uno degli emergenti italiani più interessanti secondo la rivista DJ Mag.
E poi c’è Luca Donzelli, con il suo stile ricercato e la sua attenzione maniacale per ogni dettaglio, caratteristiche che lo hanno sempre contraddistinto da quando ventenne muoveva i primi passi nel mondo del clubbing. Ma Luca eccelle anche nelle produzioni, tracce più riuscite come Bottle of Truth, Danzen Appeal, Burn that Gasoline lo hanno lanciato sul mercato mondiale e sono frutto di collaborazioni con etichette importanti come Titbit Music o Wow! Records.
Infine arriva la serata del capodanno 2017, affidata ad uno degli artisti techno più famosi e richiesti al mondo: il dj, producer e
Migliaia di fan in tutto il mondo sono sedotti dai suoi lunghi set che si traducono in un viaggio musicale che lascia il segno. Del 2007 le tracce che lo celebrano definitivamente al grande pubblico, Death By House e l’EP Rainbow Delta/Delta del Mekongsu, vengono suonate in ogni club e festival e sono ormai considerate un classico del genere. Lo stile arido e al contempo comunicativo lo contraddistingue come un vero gentiluomo dietro i giradischi.
La sua tecnica di esecuzione e l’accuratezza nei passaggi gli consentono di anticipare, come un sensore sulla scala Richter, le eruzioni del dancefloor.