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Questa sera Fatboy Slim al Tenax di Firenze

Se c’è qualcuno che ha contribuito a rendere veramente popolare la musica elettronica questo è senza dubbio Fatboy Slim. Forte del successo di brani memorabili  accompagnati da video altrettanto memorabili Quentin Leo Cook, questo il suo nome all’anagrafe, ha contribuito nell’arco della sua carriera a far ballare milioni di persone in tutto il pianeta.
fatboy-slimVenerdì 27 gennaio arriva al Tenax per la terza volta consecutiva in tre anni, e non è un caso. Già, perché il dj di Brighton non ha mai nascosto il suo affetto per il club fiorentino, anzi, in una sua recente intervista lo ha persino etichettato come il suo club preferito al  mondo insieme allo Space di Ibiza.
Autore di brani come “Weapon of Choice”, “Rockafeller Skank”, “Right here, right now”, “Gangster Trippin”, “Praise You” e “That Old Pair of Jeans”, solo per citare i più famosi, Fatboy Slim ha contribuito a riscrivere le regole della dance music combinando fra loro hip hop, breakbeat, rock, acid house e R&B. Uno stile musicale noto come “Big Beat”, in onore del suo piccolo club, il Big Beat Boutique, dove tutti questi generi erano di casa.

Impossibile non menzionare le sue collaborazioni con Madonna e Robbie Williams, così come quella con i Blur, i Buena Vista Social Club e David Byrne.  Altrettanto impossibile non menzionare lo storico party sulla spiaggia di Brighton del 2002 dove si radunarono 250mila persone, la sua performance durante cerimonia di chiusura delle Olimpiadi del 2012 e la sua esibizione davanti alla Muraglia cinese nel 2011.

Grande appassionato di calcio, possiede persino il 12% delle quote della squadra di Brighton, nel 2014 ha dato i natali al disco “Bem Brasil”, una sorta di colonna sonora alternativa degli ultimi mondiali di calcio dove trovano spazio inediti e remix realizzati da nomi noti della scena clubbing mondiale tra cui DJ Fresh, Gregor Salto, Psychemagik, Eats Everything, Dimitri Vegas & Like Mike, Claude Von Stroke e Joey Negro.

Recentemente è apparso in 808,  il film diretto da Alexander Dunn (uscito il 16 dicembre 2016 su iTunes Movies store) dove insieme a Pharrell, Damon Albarn, Phil Collins, Beastie Boys, New Order e tantissimi altri dichiara il suo amore per la Roland TR–808, la drum machine che ha ridefinito il concetto di musica a partire dal 1982, anno in cui venne utilizzata per la prima volta nel brano “Planet Rock” di Afrika Bambaataa.

Ad aprire la serata Fabio della Torre; fondatore della fiorentina Bosconi Records, nonché parte del progetto Minimono assieme ad Ennio Colaci. Fabio Corcos, della Torre solo in arte, si approccia all’elettronica quasi per gioco finché nel 1995 muove i primi passi come dj, iniziando proprio dal Tenax. I suoi set uniscono sonorità elettroniche ed oldschool, passando dalla disco alla house funk, alla techno, fino ad arrivare ad atmosfere più deep, e plasmando un’atmosfera spesso imprevedibile che fonde insieme diversi stili attraverso mix raffinati. Nel 2008 dall’esigenza di dare un visione propria della musica dance rappresentativa anche della scena toscana ed italiana, Fabio fonda Bosconi Records e poco più tardi la sorella minore Bosconi Extra Virgin, dedicata a sonorità più disco e funk. Ad oggi fanno parte di Bosconi artisti sia italiani che internazionali come San Proper, Dukwa, Herva, A Guy Called Gerald e molti altri. La label sta ottenendo sempre più consensi a livello internazionale e viene riconosciuta come uno dei progetti più validi del panorama elettronico italiano. Lo scorso settembre Bosconi Records ha dato i natali a  Theory of Strings,  il terzo album del duo Minimono.

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