Sabato 13 maggio al Tenax di Firenze, si celebra il Closing Party di Nobody’s Perfect. Una grande stagione che si conclude ha bisogno di un grande evento e quindi di due grandi artisti: Marco Carola e Marco Faraone in console per l’occasione.
Producer ed anche label manager, ha gestito etichette come Design Music, Zenit, Question e Do.Mi.No, uscendo su altrettante note case discografiche come Minus e Primate Recordings. Cinque sono i suoi album, tutti accolti con enorme successo di critica e pubblico, ed infiniti i mix realizzati per altri; uno su tutti quello curato per il leggendario Fabric club di Londra.
Del 2011 la sua creazione più riuscita: la celebre label Music On, nata dall’esigenza di espandere il suo regno e dare casa a nuovi talenti dove l’unico criterio è che la musica sia di altissima qualità. Da lì sono nate anche le omonime serate, sinonimo di successo assicurato e “padroni di casa” tutti i venerdì all’Amnesia di Ibiza anche per la stagione 2017, che si inaugurerà a breve.
Famoso per i suoi set energetici e l’impressionante “three deck style”, Marco è ancora uno dei dj più richiesti al mondo, con i suoi immensi set di otto o più ore riesce a coinvolgere e tenere il pubblico incollato a sé come nessuno altro sa fare.
Reduce dal successo del suo primo Music On festival Open Air, tenutosi la scorsa settimana ad Amsterdam, Marco Carola si prepara a conquistare il Tenax.
A scaldare il dancefloor Marco Faraone,
Dopo il suo incredibile esordio con l’apprezzatissimo singolo “Arabia”, proprio con l’etichetta Tenax Recordings, Mr. Faraone non si è più fermato. Sia l’EP “Want Life Time” del 2009 – in testa alle classifiche per settimane – che la super hit “Strange Neighbors” segnano la svolta internazionale che porta Faraone a pubblicare per molte delle più importanti etichette della scena underground.
Reduce dalla fortunata uscita dell’EP “Climax” (Drumcode), contenente quattro tracce dalle sonorità visionarie, e prossimo all’uscita di giugno del nuovo EP targato Tenax Recordings “Horizon”, con un remix d’eccezione dell’icona house di Chigago Honey Dijon, il giovane lucchese ogni volta stupisce con set che sono espressioni eclettiche ed incendiarie, che passano dall’house groove alla techno, in nome della versatilità che ha fatto dell’artista un guest tra i più ricercati.