Quante volte vi sarà capitato di arrivare nel luogo tanto desiderato, comprato il biglietto, aver percorso chilometri, organizzato la trasferta, tra albergo e quant’altro, ed avere l’amara sorpresa che quella sera l’artista non si esibirà.
La speranza è che tale situazione non sia frequente, ma capita che artisti non si esibiscono come concordato, lasciando quindi delusi i fans.
Ma analizziamo il famoso “evento annullato”, molte possono essere le motivazioni, tra le più riconducibili il motivo di salute, che rende impossibile all’artista l’esibizione, o comunque realizzarla nel migliore dei modi, come è giusto che sia, (nel passato in barba alla privacy, si sono visti certificati medici inviati, appesi alla biglietteria) o motivazioni di ordine pubblico che non garantiscono lo svolgimento della manifestazione in sicurezza.
La modalità di comunicazione di un evento annullato è molto importante è delicata, per prima cosa nei tempi, quanto prima si comunica e quanto più è recuperabile la credibilità di chi organizza e dell’artista.
Le parti in gioco sono fondamentalmente tre, l’artista, l’organizzazione ed il pubblico, tutte fanno parte dello stesso ingranaggio, ma chi mantiene il gioco è chi paga, cioè il pubblico.
Quindi solitamente l’organizzazione si preoccupa, come dice la parola stessa di organizzare l’evento, a livello logistico e di promozione, l’artista ed il suo management di garantire la perfetta esibizione, da essere quanto più gradita al pubblico.
Tutto quindi è in funzione del pubblico che sceglie, paga e giustamente pretende, ma per un attimo proviamo a girare la frittata, come rimarrebbe l’artista se non ci fosse nessuno? Be alcuni hanno preferito neanche esibirsi, perché come dire non si raggiungeva una certa folla, a discapito di chi l’aveva scelto, altri invece molto professionalmente, si esibiscono lo stesso rispettando i presenti.
Poi ci sono motivi invece che restano sconosciuti per il quale l’evento è stato annullato, spesso riconducibili ad accordi tra l’organizzazione e il management o l’artista, non rispettati, ecco qui l’errore più grande non giustificare la mancata esibizione con chiarezza e trasparenza, in primis per chi paga, lasciando a bocca asciutta lo spettatore.
Cosa succede poi? L’evento spesso viene recuperato in altra data, in altri casi si procede al rimborso, ma la fiducia di chi sostiene l’artista viene a mancare, e quella non si riconquista facilmente, si crea il distacco si rimane amareggiati, pensate a cosa sarebbe successo se il mitico Vasco, avesse annullato l’epocale concerto al Modena park.
Ecco il punto, il rapporto che si crea tra l’artista ed pubblico, si guadagna con fatica, tenacia, sacrificio ed umiltà, ed ovviamente bravura, nel tempo, perché chi si realizza con il denaro od altri mezzi, può si arrivare più facilmente, ma anche più facilmente sparire.
Ogni artista ha ovviamente il suo carattere, ma il rispetto non deve mai mancare, per primo verso il pubblico, e così per le persone che sia indirettamente che direttamente fanno in modo che la sua esibizione riesca nel migliore dei modi, quindi nel caso questa venga meno, dovrebbe essere lui stesso in prima persona a spiegarne i motivi, proprio per non ledere il rapporto di fiducia, esempio il dj Tiga, che attraverso un suo post ha dichiarato pubblicamente di non aver fatto un set riuscito.
L’amore per la musica non deve mai mancare, si sa purtroppo il denaro l’avvelena, ma c’è chi per rispetto al suo lavoro e chi lo segue, svolge la serata anche non in perfette condizioni fisiche, e chi per ragioni sconosciute decide di annullare l’evento, be si fa figo l’artista inarrivabile, ma attenzione a non essere troppo distanti.