Mese intenso per il Tenax che ad ottobre ha in scaletta tanti ospiti internazionali, ed oltre i quattro consueti sabati di apertura, vede anche la speciale serata del martedì di Halloween.
Primo in ordine cronologico Marcel Fengler in consolle sabato 7 ottobre; icona di quella scuola “progressiva” della techno di matrice anglosassone che riesce sapientemente a mischiare ambient ed elettronica. Con set aggressivi e dinamici, duri e consistenti Marcel sorprende ed emoziona, anche grazie alla sua brillante personalità e all’aspetto umano che rimangono sempre visibili. In apertura Marco Faraone, giovane e rinomato dj e produttore che già dalle sue prime esibizioni si è fatto apprezzare per il suo modo di coinvolgere il pubblico grazie a carisma e grande passione. Appena tornato da un lungo tour in Sud America è pronto a rientrare nella consolle “di casa” al Tenax (ingresso 15/18 €).
Il sabato successivo, 14 ottobre, spazio alla prima delle due dj ospiti ad ottobre: Honey Dijon, pupilla di Derrick Carter e Danny Tenaglia, che riesce a fondere insieme la techno detroitiana e la house newyorkese. I suoi set sono caratterizzati da una forte passione ed integrità, ma il suo asso nella manica è sicuramente l’arte del missaggio. Grazie al carisma, lo stile e alla profonda conoscenza della musica elettronica, Honey sembra impossibile da fermare e sta collezionando date in tutto il mondo.
Sabato 21 ottobre è la volta di Valentino Kanzyani, Ian F. e Cole. Chi ha già avuto la fortuna di ascoltare Tine Kocjančič, meglio noto come Valentino Kanzyani, sa che non esiste la parola “limite” nel suo vocabolario ed anche se è considerato il padre della techno slovena riesce sempre a varcare quel confine, mixando generi, sfociando nella house e proponendo set eclettici. Sloveno anche Ian F., perla prima volta ospite al Tenax ed in apertura il resident Cole.
Il 28 ottobre colpo grosso per il Tenax che porta a Firenze i Modeselektor. Il duo, composto da Gernot Bronsert e Sebastian Szary, ha appena concluso il mega tour di quattro anni con Apparat (dando vita ai Moderat) e si prepara a tornare dietro le consolle delle più importanti discoteche del globo. Il loro stile è unico ed inconfondibile, ricco di sfumature ed impossibile da catalogare (Ticket 15 € in prevendita). Insieme a loro, in apertura, il talento locale Herva: uno dei nomi più promettenti della scena internazionale.
Apertura straordinaria per la notte di Halloween che vede protagonista tre pezzi grossi: San Proper, Peggy Gou ed Alex Neri.
San Proper è senza dubbio uno dei nomi più rispettati della scena underground di Amsterdam ma non è il tipo di dj che si nasconde nell’ombra, bensì un carismatico performer che, senza nessun compromesso, si pone sempre al centro della sua arte. I suoi set sono incredibili e appassionati, con sapori musicali che partono da architetture house e disco e vertono verso ritmi techno, l’afrobeat e l’acid. A dividere la serata con lui, la giovane Peggy Gou, nata e cresciuta in Sud Corea ma residente a Berlino dopo diversi anni di studio a Londra. Il 2016 è stato un anno ricco per lei, che ha visto uscire il suo primo album per la Rekids di Radio Slave, ed altre tre produzioni tra cui quella per Ninja Tune, nonché il debutto al Berghain e varie esibizioni con artisti del calibro di The Black Madonna, Dj Koze, Moodymann.
In apertura un pezzo grosso di casa Tenax, Alex Neri, che non ha certo bisogno di troppe presentazioni; membro dei Planet Funk e fondatore dell’etichetta Tenax Recordings, che nonostante gli impegni mantiene comunque un legame strettissimo con il mondo dei club, dove riesce ad esprimere al meglio il suo amore per la musica.
Il mese di ottobre vede anche la presentazione del secondo flyer della serie LOL, il progetto per la stagione Nobody’s Perfect 2017/2018 curato da Studio Proclama, che si ispira al dipinto olio su tela realizzato da Eugène Delacroix nel 1830, La Libertà che Guida il Popolo. Il tema toccato questo mese è il caporalato, fenomeno che consiste nel reclutamento da parte di soggetti (spesso collegati con organizzazioni criminali), di lavoratori che vengono trasportati sui campi o nei cantieri edili per essere messi a disposizione di un’impresa; tema che Studio Proclama fonde appunto col famoso quadro francese, rendendo la Marianna (simbolo di Libertà) una donna di colore che sventola la bandiera italiana ed circondata da personaggi che rappresentano il presente ed il futuro di una comunità, a simboleggiare che Il fenomeno dell’integrazione culturale è un processo naturale, e non saranno il razzismo e la schiavitù a impedirlo.