Attese 15 mila persone per la quarta edizione di Decibel Open Air, la più grande di sempre. 12 ore di musica alla Visarno Arena con le superstar della musica elettronica internazionale da milioni di ascolti: Paul Kalkbrenner, Carl Cox, Nina Kraviz, Marco Faraone, Nic Fanciulli, Uner e Monolink.
Conto alla rovescia per la quarta edizione di Decibel Open Air previsto per domenica 24 giugno alla Visarno Arena di Firenze, evento per il quale sono attese 15 mila persone provenienti da tutta Italia e da diversi paesi europei.
Dodici ore di musica non stop nella più grande arena per spettacoli all’aperto della città in compagnia delle superstar della musica dance internazionale e di giovani astri nascenti della scena europea. Da mezzogiorno a mezzanotte in consolle si alterneranno Paul Kalkbrenner, Carl Cox, Nina Kraviz, Marco Faraone, Nic Fanciulli, Monolink e Uner: una vera e propria maratona dedicata a tutti gli amanti della musica elettronica (ingresso 36,50 € + ddp).
Due milioni e mezzo di seguaci su Facebook; “Sky and sand” il suo più grande successo commerciale, certificato platino e battuto ogni record di permanenza nelle classifiche tedesche con 121 settimane, sta per toccare le 18 milioni di visualizzazioni su YouTube; lo scorso aprile due milioni di spettatori lo hanno seguito in diretta per un set esclusivo a 100 giorni dal Tomorrowland: queste sono solo alcune tra le cifre, da capogiro, che un producer come Paul Kalkbrenner è capace di registrare. Dopo l’esordio nel 1992 come dj nei club di Berlino, pubblicherà nel 1999 la sua prima traccia sull’allora neonata BPitch Control di Ellen Allien e da lì inizierà una carriera costellata di successi discografici e tour mondiali a colpi di tutto esaurito. Con sette album all’attivo e un film–documentario, “Berlin Calling”, divenuto una pellicola di culto proiettata per numerosi anni al Central Kino di Berlino, Kalkbrenner in più di venti anni di attività è diventato la stella più luminosa nel firmamento techno. Il suo nuovo disco “Parts of life” in uscita il 18 maggio su Sony a tre anni dal precedente, è un trionfo ancor prima di essere pubblicato: le prime tracce anticipate su YouTube hanno raccolto quasi un milione di visualizzazioni in appena un mese (il video di “Part eight” è visibile a questo link:
http://bit.ly/PaulKalkbrenner_PartEight).
Dalla Germania al Regno Unito con un altro super ospite: il “King of Ibiza”, dal 2011 incoronato miglior dj techno ai Dj Awards, sua maestà Carl Cox. Mostro sacro
della musica elettronica, tra i pionieri della techno britannica e della scena internazionale, con i suoi set a tre piatti Cox ha importato le sonorità statunitensi in Europa, infrangendo tutti i record possibili per un producer: dagli esordi negli anni ’80 ha collaborato con numerosi artisti e produttori di culto, come Paul Oakenfold, piazzando singoli nelle classifiche inglesi ed europee. Dal 2001 è stato per 15 anni padrone di casa del leggendario Space di Ibiza per una delle residenze più durature e di successo nella storia dell’isola e l’ultima stagione è stata la più riuscita della storia con 15 date sold out: un vero e proprio trionfo e una pietra miliare nella storia della dance music. La scorsa estate, la sua serata “Pure” al Privilege, la discoteca più grande del mondo secondo il Guinnes World Records, ha registrato due incredibili tutto esaurito. Ma non finisce qui: il suo show radiofonico “Global” ha raggiunto più di 17 milioni di ascoltatori settimanali in tutto il mondo ed è stato diffuso da oltre 60 stazioni FM, satelliti e radio digitali in più di 35 nazioni, rendendolo uno tra i più importanti broadcaster del pianeta e il dj più seguito su Mixcloud. Cox è protagonista con Martin Garrix di “What we started”, documentario di 94 minuti sulla musica elettronica prodotto da Bert Marcus, Cassandra Hamar, Cyrus Saidi e presentato in anteprima mondiale lo scorso 22 marzo durante la Miami Music Week.
Era tra gli headliner del Great Wall Festival, un imponente evento techno nell’inedita location della Muraglia Cinese che si è tenuto il 19 maggio con Dixon, Chris Liebing, Carl Craig e Recondite; è vocalist, dj, producer e tra le donne in grado di incendiare i dancefloor di tutto il pianeta: Nina Kraviz arriva dal gelo siberiano e con i suoi set pirotecnici ha conquistato le consolle di tutto il mondo, dal Movement di Detroit al Dimensions in Croazia, dal Melt! in Germania al Circoloco di Ibiza, dal Fabric di Londra all’ADE di Amsterdam. E ancora, Tomorrowland, Sónar, Concrete, ARMA17, fino al Time Warp dove qualche settimana fa ha regalato un set unico (visibile a questo link:
http://bit.ly/NinaKraviz_TimeWarp2018). Trasferitasi nel 2007 a Mosca, da lì avrà inizio la sua incredibile carriera: due anni più tardi pubblica su etichette come la Naïf, la Underground Quality e la Rekids fino allo split con Sascha Funke “Moses”, pubblicato nel 2010 su BPitch Control. L’anno seguente “Ghetto Kraviz” conquisterà le classifiche di tutto il mondo. La Kraviz pubblicherà il suo primo album omonimo su Rekids, nel 2014 fonderà la sua label, Trip, e negli anni successivi firmerà un episodio della serie DJ-Kicks su !K7 e la compilation Fabric 91, per il leggendario club londinese.
E proprio al Fabric, lo scorso 20 aprile, si è esibito Marco Faraone, uno tra i pochi dj italiani ad aver raggiunto la consolle dell’iconico locale d’oltremanica. Una
performance straordinaria anticipata da un set esclusivo in diretta dagli studi di DJ Mag UK (visibile a questo link:
http://bit.ly/MarcoFaraone_DJMagUK). Dj resident del Tenax di Firenze, nonostante la giovane età è un producer già molto apprezzato da pubblico e critica. La sua attitudine lo ha portato in breve tempo sui palchi più prestigiosi del mondo: dal Panorama Bar Music berlinese all’Output di New York, dall’ Amnesia Ibiza al Cocoon Club di Francoforte, fino alle consolle di festival iconici come il Tomorrowland, Awakenings, Caprices Festival e BPM, oltre al leggendario Montreux Jazz Festival. Dopo aver fondato nel 2015 la label UNCAGE, con ottime risposte di pubblico e critica, ha collaborato con l’etichetta Drumcode dello svedese Adam Beyer e con la label inglese Rekids di Radioslave che a fine maggio ha pubblicato il suo ultimo ep “On my way”. Da segnalare anche il remix appena uscito per la band australiana The Presets su Universal Music.
A completare questa lineup stellare saranno i set di Nic Fanciulli, Monolink e Uner. Il primo, star britannica che vanta collaborazioni con pezzi da novanta come Underworld, Kylie Minogue, U.N.K.L.E, Loco Dice e, tra le ultime uscite, Damon Albarn, è uno tra i dj più stimati di tutto il panorama europeo: tour sold out in tutto il mondo, memorabili Boiler Room, remix ufficiali per Gorillaz e Jamie XX e una nomination ai Grammy Awards per il miglior remix nel 2006, Billboard US ha definito il suo album d’esordio, che include la partecipazione di Guy Gerber, Jamie Principle, Audion e Agoria, “la consacrazione di una pluriennale carriera ai piatti”. Resident allo Space di Miami e a quello di Ibiza, Fanciulli è anche il fondatore della Saved Records, prolifica e apprezzata etichetta con centinaia di pubblicazioni all’attivo. Ma non è tutto: è dei giorni scorsi, infatti, la notizia che si esibirà in un set esclusivo in occasione dell’uscita di “We are the night”, il documentario realizzato in collaborazione con Native Instruments e Resistance, registrato nel 2015 nel corso di un tour lungo 25 000 miglia, in 10 giorni per 8 date in 8 differenti location, all’Off Week di Barcellona, in programma il 19 giugno al Pacha di Barcellona.
E sempre al Pacha, per l’edizione 2018 del Monumental, Fanciulli dividerà la consolle con un’altra delle stelle dell’elettronica internazionale in arrivo alla Visarno: il dj iberico Uner. Tra i producer più interessanti della nuova generazione di dj spagnoli, Uner ha esordito nel 2009 sulla Diynamic, aggiudicandosi nel 2013 il titolo di miglior dj emergente ai Dj Awards. Con un background classico Uner fonde house, techno, melodie e armonie vocali in un blend strepitoso che conquista label storiche come Visionquest, Cocoon, Cadenza, Cécille o la stessa Diynamic, che ha pubblicato il suo esordio discografico “432” nel 2014. Boiler Room, set esclusivi per DJ Mag, collaborazioni con Adidas, Burn o Native Instruments, UNER diviene in breve tempo un ospite richiestissimo e sarà protagonista dei party ibizenchi “Ants” all’Ushuaïa e al “The Revolution” di Carl Cox allo Space, in club come il Watergate o in lunghi tour statunitensi. L’ultima fatica discografica, l’EP “Immortality”, è uscita il 27 aprile su Solar Distance ed ha già conquistato il pubblico.
A chiudere il cartellone dell’edizione 2018 di Decibel Open Air, inserito nel calendario dell’Estate Fiorentina 2018 e prodotto da Decibel Eventi e Nautilus Events, Monolink: producer, cantante e cantautore berlinese recentemente ospitato al Coachella, dove ha calcato il palco targato Do LaB. Con un profilo artistico originale e accattivante, Monolink, al secolo Steffen Linck, riesce a declinare ritmi d’avanguardia nella struttura narrativa della canzone. Chitarre, bassi ipnotici e vocalità emozionali si fondono in un sound sintetico e vibrante. Il suo atteso esordio discografico, “Amniotic”, uscito il 20 aprile su Embassy One, sta già riscuotendo un’ottima risposta di pubblico e critica: “Father ocean”, singolo estratto dall’album, ha raggiunto già nella prima settimana dalla release la prima posizione tra le novità della musica elettronica su Spotify.
Orari e informazioni pratiche:
DECIBEL OPEN AIR è una produzione di .
Gli ospiti dell’evento, si alteranno sul palco in questa successione:
Uner (12:00 – 13:30), Monolink 13:30 – 14:30, Nic Fanciulli (14:30 – 16:00), Marco Faraone 16:00 – 17:30) Nina Kraviz (17:30 – 19:30), Paul Kalkbrenner (19:30 – 21:00), Carl Cox (21.00 – 24:00). Nell’area della manifestazione, in collaborazione con Pubbliacqua, saranno dislocati alcuni fontanelli per la distribuzionegratuita di acqua.
COME ARRIVARE
La Visarno Arena si trova a Firenze, a poco più di due chilometri dalla stazione centrale di Santa Maria Novella, quindi molto vicina al centro di Firenze. Caldamente consigliato l’impiego di mezzi pubblici, in particolare la Tramvia che collega la Stazione con Scandicci e con l’Autostrada A1.
TRAMVIA
La fermata per raggiungere la Visarno Arena è “Cascine”. Dalla Stazione SMN alla Visarno Arena sono circa 5 minuti di tragitto, mentre dal parcheggio dell’Autostrada A1 alla Visarno Arena sono circa 20 minuti di tragitto.
BUS
Dalla stazione di Firenze Santa Maria Novella prendere la linea Ataf 17c in direzione Cascine e scendere alla fermata “Cascine”. Tempo medio di percorrenza 10 minuti.Per arrivare direttamente al festival in bus da tutta Italia è anche disponibile il pacchetto TICKET + BUS
BICI
Dalla stazione di Firenze Santa Maria Novella il percorso consigliato è piazza Santa Maria Novella – Piazza Goldoni – Lungarno Vespucci (pista ciclabile). Tempo di percorrenza: 15 minuti circa.
AUTO
Si consiglia caldamente l’utilizzo di mezzi pubblici. Chi non può fare a meno dell’auto, può parcheggiare nelle aree limitrofe, in particolare nella zona dell’Oltrarno (attraverso una passerella pedonale che attraversa l’Arno si può raggiungere la Visarno Arena in pochi minuti) o nei parcheggi scambiatori della Tramvia.
TAXI
Tempo medio di arrivo 7 minuti dalla Stazione Santa Maria Novella. Tel. Taxi: 055 4242 – 055 4390
ALTRE INFO
No age restrictions (i minori di 14 anni possono entrare accompagnati da un genitore o un tutore legale);
Le porte della location apriranno alle 12.00;
All’interno della location saranno presenti vari punti ristoro e postazioni bar;
Non è ammesso l’accesso alla location con caschi, trolley rigidi o di qualunque altro oggetto ritenuto pericoloso ai controlli di sicurezza.
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