Chiamatelo come volete “Maestro”, “Capitano”(e tantissimi altri pseudonimi) ma il Torinese Luigino Celestino D’Agostino, è per tutti il magico Gigi D’Agostino, si perchè lui ha la magia di arrivarti nell’anima e lo fa alla sua maniera “lento violento”.
Un successo quello di Gigi D’Agostino conquistato nel tempo, e con la sua esperienza di quasi cinquantenne, che nella seconda metà degli anni ‘80 a Torino comincia a fare il dj, e successivamente negli anni ‘90 le sue prime produzioni, di genere progressive, suonate spesso nella discoteca Ultimo Impero di Airasca (TO), nella quale Gigi gravita, ricordiamo i primi successi con la mitica campana del “Giallone remix”, la stupenda “Angel’s Symphony” con Raf by Picotto, che introduce il periodo della mediterranean progressive su etichetta BXR, quando ancora si suonava rigorosamente in vinile, ricordo le famose copertine bucate al centro in corrispondenza dell’etichetta del disco.
Nella fine degli anni ‘90 che arriva il successo indiscusso di Gigi d’Agostino, dove un disco dopo l’altro va in ascesa, tanti i titoli ma basta citarne alcuni come “Gin Lemon” continuando in tema con “Cuba Libre” come non ricordare “Another Way”, o le mitiche parole di “Bla Bla Bla”, ma l’ ”Elisir” funziona e bene, ed il nuovo millennio dei 2000 che consacra Gigi al successo di tutti tempi “L’Amour Toujours”, ma “La Passion” prosegue ed inizia il periodo del “lento violento”, e i vari remix e collaborazioni, dei primi anni 2000.
Ma veniamo alla serata, quella con Gigi D’Agostino ospite venerdì 27 gennaio 2017, presso la discoteca Il Principe di Arezzo, lunga fila ad attendere l’ingresso, e all’interno già tutto pronto, con un potente impianto audio da festival, al quale lo stesso Gigi segue nei particolari il montaggio e la disposizione, ad aprire questo speciale dj set misto a concerto, il dj Martin Schicchi, fin quando arriva lui Gigi, che con il suo inconfondibile stile, cappello in testa, occhiali scuri, cuffie diamantate, e lo speciale medaglione giapponese simbolo del ballo, comincia a far sentire la sua musica ed aprire l’anima, con il suo ritmo “lento violento” sapientemente ripercorre i suoi maggior successi e non solo, facendo letteralmente tremare il pavimento, il pubblico è completamente avvolto dalla magica atmosfera musicale, fino all’apice il momento de “L’Amour Toujours” in cui il soffitto del Principe diventa “un cielo stellato” composto dai led dei telefonini, che si intrecciano con i colori dei bastoni “Gigi D’Agostino light”.
Una serata quella di Gigi D’Agostino che entra nell’anima, perchè lui legge la pista e risponde all’emozione, l’emozione del suono che si confonde con quella del tempo, capace di farti sognare, ed eccolo il suo successo che rimane saldo negli anni.
Con un “grazie” si chiude la sua esibizione, e tutti urlano “se non metti l’ultimo noi non ce ne andiamo” ma si sa che Gigi segue il suo istinto, e non gli schemi, lasciando la console nuovamente nelle mani di Martin Schicchi presentato dalla voce di Cristian Bruschi, e nel living privè suona la musica di Filippo Giuliattini con i fratelli Gabriele e Matteo Innocenti.
Concludiamo questa puntata di GiroDisco con le foto di Laura Perugini ed il video, realizzato full immersion nella folla, vivendone appieno l’emozione, ringraziamo lo staff de Il Principe e di Gigi D’Agostino per la collaborazione, appuntamento come sempre al prossimo Giro in Disco…